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REI - Reddito di Inclusione
Misura del Governo per il contrasto alla povertà e all'emarginazione
Il Reddito di Inclusione è una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili, una donna in stato di gravidanza accertata o una persona disoccupata di età superiore a 55 anni.
Il limite ISEE per l'accesso è stabilito in € 6.000,00.
Oltre all'ISEE sono richiesti altri requisiti economici che vengono desunti direttamente dall'attestazione ISEE (ISRE, patrimonio mobiliare e immobiliare).
I beneficiari non devono percepire altri ammortizzatori sociali (es. Naspi), non devono possedere autoveicoli o motoveicoli di recente immatricolazione, nè imbarcazioni da diporto.
Il sussidio è subordinato all'adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.
Il Ministero ha predisposto un modulo di domanda, in forma di autocertificazione, scaricabile a fondo pagina.
Per la presentazione delle domande rivolgersi all'Assistente Sociale, il giovedì mattina, previo appuntamento.
Tutte le informazioni dettagliate sono pubblicate sulla pagina dedicata del portale INPS
Sostegno al Reddito
FONDO DI SOLIDARIETA' ALIMENTARE 2020 - EMERGENZA CORONAVIRUS
Dote unica lavoro e garanzia giovani Lombardia
ISEE - Indicatore Situazione Economica Equivalente
Misure a sostegno della natalità 2017
Sostegni economici alle famiglie
Verifica dichiarazioni sostitutive uniche per l'accesso a prestazioni agevolate
Ufficio di riferimento
Servizi alla persona
INPS: Assegno a sostegno della natalità - BONUS BEBE'
Vi invitiamo a leggere con attenzione la circolare INPS n. 93/2015 (Assegno a sostegno della natalità di cui all'articolo 1, commi da 125 a 129 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (legge di stabilità per l'anno 2015), di cui riportiamo in sintesi il contenuto.
Di che cosa si tratta?
Nell'ambito degli interventi normativi volti a sostenere i redditi delle famiglie, l'articolo 1 della legge di stabilità per il 2015 ha previsto un assegno annuo, da corrispondere mensilmente fino al terzo anno di vita del bambino, oppure fino al terzo anno dall'ingresso in famiglia del figlio adottato.
Destinatari
L'assegno è riconosciuto per ogni figlio nato o adottato tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 fino ai tre anni di vita del bambino oppure fino ai tre anni dall'ingresso del figlio adottivo nel nucleo familiare a seguito dell'adozione.
Requisiti richiedenti
La domanda di assegno può essere presentata dal genitore, anche affidatario, che sia in possesso dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana, oppure di uno Stato dell'Unione Europea oppure, in caso di cittadino di Stato extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (di cui all'articolo 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni - Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero). Ai fini del presente beneficio ai cittadini italiani sono equiparati i cittadini stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria (art. 27 del D.Lgs. 19 novembre 2007, n. 251)
- residenza in Italia
- convivenza con il figlio: il figlio ed il genitore richiedente, devono essere coabitanti ed avere dimora abituale nello stesso comune (art. 4 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223)
- ISEE del nucleo familiare di appartenenza del richiedente, oppure del minore nei casi in cui lo stesso faccia nucleo a sé, non superiore ai 25.000 euro all'anno
Tutti i requisiti devono essere posseduti al momento di presentazione della domanda.
Se il genitore avente diritto è minorenne o incapace di agire per altri motivi, la domanda può essere presentata dal legale rappresentante in nome e per conto del genitore incapace (art. 4, comma 5, del D.P.C.M.). I predetti requisiti devono essere comunque posseduti dal genitore minorenne o incapace.
Nel caso in cui il figlio venga affidato temporaneamente a terzi, la domanda di assegno può essere presentata dall'affidatario (art. 5, comma 6, del D.P.C.M. in esame). Si precisa che l'assegno è concesso in relazione ad affidamenti temporanei disposti presso una famiglia oppure una persona singola a beneficio del nucleo familiare presso cui il minore è collocato temporaneamente.
Ammontare del beneficio
La misura dell'assegno dipende dal valore dell'ISEE calcolato con riferimento al nucleo familiare. In particolare, l'importo annuo dell'assegno è pari a:
- 960 euro (80 euro al mese per 12 mesi), nel caso in cui il valore dell'ISEE non sia superiore a 25.000 euro annui
- 1.920 euro (160 euro al mese per 12 mesi), nel caso in cui il valore dell'ISEE non sia superiore a 7.000 euro annui
L'assegno è riconosciuto per ogni figlio nato o adottato o in affido preadottivo disposto con ordinanza ex art. 22 della legge 184/1983 tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017, a decorrere dal giorno di nascita o di ingresso nel nucleo familiare del minore a seguito dell'adozione o dell'affidamento preadottivo e spetta, persistendo i requisiti di legge, fino al compimento del terzo anno di età del bambino oppure fino al terzo anno di ingresso del minore nel nucleo familiare a seguito dell'adozione o dell'affidamento preadottivo.
L'assegno è erogato per massimo 36 mensilità che si computano a partire dal mese di nascita/ingresso in famiglia.
Termini di presentazione della domanda
Il genitore avente i requisiti di legge presenta la domanda di assegno, una sola volta, per ciascun figlio nato o adottato o in affido preadottivo nel triennio 2015-2017. Si ribadisce che, benché la domanda sia di regola unica per ciascun figlio, il richiedente è tenuto a presentare ogni anno la Dichiarazione Sostituiva Unica.
Nel caso di figlio nato o adottato o in affido preadottivo, la domanda può essere presentata da uno dei genitori entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare a seguito dell'adozione o dell'affidamento preadottivo. Come già anticipato, in tale caso l'assegno spetta a decorrere dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato a seguito dell'adozione o dell'affidamento preadottivo.
In via transitoria, considerato che il beneficio è in vigore dal 1° gennaio 2015, per le nascite/adozioni/affidamenti preadottivi avvenuti tra il 1° gennaio 2015 e la data di entrata in vigore del D.P.C.M. (27 aprile 2015), i termini di 90 giorni per la presentazione della domanda decorrono da tale data. Pertanto, per gli eventi predetti (nascite/adozioni/ affidamenti preadottivi avvenuti tra il 1° gennaio 2015 ed il 27 aprile 2015) il termine di 90 giorni, utile per presentare tempestivamente la domanda di assegno, coincide con il 27 luglio 2015. Resta fermo che, per tali eventi, le domande di assegno possono essere presentate tardivamente, ossia oltre il 27 luglio 2015; in tale caso l'assegno spetta a decorrere dalla data di presentazione della domanda.
Modalità di presentazione della domanda
La domanda per il riconoscimento dell'assegno deve essere presentata all'INPS esclusivamente in via telematica mediante una delle seguenti modalità:
-WEB - Servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo attraverso il portale dell'Istituto (www.inps.it - Servizi on line);
-Contact Center Integrato - numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell'utenza chiamante);
-Patronati, attraverso i servizi offerti dagli stessi.
Il servizio d'invio delle domande è disponibile attraverso il seguente percorso: -> Servizi per il cittadino -> Autenticazione con PIN -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito -> Assegno di natalità - Bonus bebè.
Il provvedimento di accoglimento o di rigetto della domanda è consultabile sul sito web istituzionale, mediante accesso al proprio profilo dello sportello virtuale attraverso il seguente percorso:
-> Servizi per il cittadino -> Autenticazione con PIN -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito -> Assegno di natalità - Bonus bebè -> Consultazione domande -> Documenti correlati.
Politiche per il lavoro
Lo sportello lavoro è organizzato con gli obiettivi di:
- supportare nella ricerca della prima occupazione, di reinserimento nel mondo del lavoro, e comunque di ausilio a chi si trova in difficoltà nel comprendere dove raccogliere informazioni utili alla ricerca, e necessita di strumenti specifici e di un supporto per crearsi una metodologia utile al reinserimento lavorativo;
- analizzare il rapporto domanda/offerta;
- supportare le imprese presenti sul territorio nel reperimento delle informazioni relative alle possibili figure professionali da inserire nelle proprie realtà produttive.
Per ulteriori informazioni:
Centro per l'impiego della Provincia di Como
Opportunità formative Regione Lombardia